san Pietro

(Betsaida, 2-4 d.C. - Roma, 67 d.C. circa) fu uno dei dodici apostoli di Gesù, primo papa della Chiesa cattolica. Il "pria" con cui Dante lo indica (Pd XXVII 11) richiama la tradizione cattolica secondo cui Pietro è a capo del collegio apostolico in quanto scelto da Gesù stesso come suo vicario in terra.1  Dopo essere stato nominato capo della comunità cristiana di Gerusalemme alla morte di Gesù, 2 passerà per Antiochia 3 e Corinto 4 per poi giungere a Roma come primo vescovo. Sulla cronologia temporale di questi passaggi vi sono varie ipotesi e poche date certe, compresa quella del martirio intorno all'anno 67 d.C. (64 d.C. secondo M. Guarducci).

Dante cita Pietro in più occasioni, dimostrando di volta in volta una conoscenza approfondita della vita del santo, dovuta allo studio della liturgia e del "Tresor" di Brunetto Latini.5 A riprova di ciò, di seguito sono riportati alcuni dei molteplici titoli e allocuzioni con cui D. di volta in volta lo caratterizza:

"Cefàs" (Pd XXI 127);  "gran viro" (Pd XXIV 34);  "alto primipilo" (Pd XXIV 59);  "Archimandrita nostro" (Mn6 III IX 17; cfr. Pd XI 99);  "Dei vicarius" (Ep V 30);  "colui che tien le chiavi" (Pd.XXIII 139);  "maggior Piero" (If II 24);  "baron" (Pd XXIV 115);  "padre vetusto / di Santa Chiesa" (Pd XXXII 124-125);  ecc.

     cfr. Enciclopedia Dantesca, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, ed. speciale per la Biblioteca Treccani, Arnoldo Mondadori Editore, 2005, vol.12, pp.601-602

1  Matteo 4,19; 16,18; Marco 1,17 e Luca 5,10
2  Atti degli Apostoli 1,12; 2,14
3  Lettera ai Galati 2,11
4  Prima lettera ai Corinzi 1,12
5  Tresor I 17-72, 86
6  Monarchia