Quinto pianeta del sistema cosmologico tolemaico, accettato e ritenuto valido all'epoca di Dante. Posto all'interno del cielo omonimo, sviluppa il suo moto fra il cielo del Sole e quello di Giove. Il colore del pianeta è un rosso caldo, opposto a Giove, bianco e temperato.1 Il colore è particolarmente vivido in prossimità dell'orizzonte e in opposizione al Sole.2 Dante riteneva anche che Marte conferisse un'indole guerresca a chi nasceva sotto il suo influsso.3
Cfr. Enciclopedia Dantesca, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, ed. speciale per la Biblioteca Treccani, Arnoldo Mondadori Editore, 2005, vol.11, pp.166-167