san Lino

(Volterra, ? - Roma ?, 23 settembre 79) fu il primo successore di san Pietro, e quindi secondo papa della Chiesa cattolica.

Nel Liber Pontificalis, dopo la sua conversione è citato quale sostituto di san Pietro nei periodi di assenza da Roma e, fra l'altro, per aver prescritto alle donne di entrare in chiesa a capo coperto.1

Dante lo cita insieme ad altri 6 papi che subirono persecuzioni nei primi decenni dell'era cristiana, considerandoli veri e propri papi, non semplici successori e/o collaboratori di san Pietro. Costoro, con il loro martirio, divennero un fulgido esempio di santità della Chiesa primitiva, in contrapposizione alle lordure cui si riferisce san Pietro.2

    cfr. Enciclopedia Dantesca, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, ed. speciale per la Biblioteca Treccani, Arnoldo Mondadori Editore, 2005, vol.10, pp.561-562

1  Liber Pontificalis, ediz. L. Duchesne, I Parigi, 1886, p.121; cfr. Prima lettera ai Corinzi, 11,5
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