san Sisto I

( ?, ? - Roma, 126/128, circa) fu il settimo papa della Chiesa cattolica, all'incirca nel periodo fra l'anno 117/119 ed 126/128.

Nel Liber Pontificalis sono attestate a papa Sisto I alcune disposizioni liturgiche:
-- Durante la consacrazione nessuno, ad eccezione dei ministri celebranti, può toccare il calice o la patena.
-- I vescovi chiamati presso la Santa Sede, al loro ritorno devono recare con sé una lettera apostolica che attesta la comunione col Vescovo di Roma.
-- L'assemblea deve cantare il Sanctus dopo l'intonazione del ministro celebrante.1

Dante lo cita insieme ad altri 6 papi che subirono persecuzioni nei primi decenni dell'era cristiana, considerandoli veri e propri papi, non semplici successori e/o collaboratori di san Pietro. Costoro, con il loro martirio, divennero un fulgido esempio di santità della Chiesa primitiva, in contrapposizione alle lordure cui si riferisce san Pietro.2

    cfr. Enciclopedia Dantesca, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, ed. speciale per la Biblioteca Treccani, Arnoldo Mondadori Editore, 2005, vol.14, p.594

1  Liber Pontificalis, ediz. L. Duchesne, Parigi, 1886, vol.1, p.128

2  Pd XXVII 44