Scipione l'Africano

Publio Cornelio Scipione Africano maggiore (Roma, 235 a.C. - Liternum, 183 a.C.), generale romano, sconfisse Annibale nella battaglia di Zama.

Appartenente ad una fra le più potenti famiglie patrizie romane, la gens Cornelia, Scipione dopo la sconfitta di Canne fu posto a capo dell'esercito insieme ad Appio Claudio.1

Partecipò a molti episodi bellici della seconda guerra punica, culminanti nella battaglia di Zama, vinta dai Romani, e con la capitolazione di Cartagine.2

La conoscenza delle gesta di Scipione da parte di Dante non si basa sull'opera di Tito Livio; infatti, nel Monarchia parla di un duello fra Scipione e Annibale che pose fine alla guerra.3

Dante pone in evidenza il coraggio e la forza d'animo di Scipione, come invocato dalla provvidenza a difendere Roma dopo la pesante sconfitta di Canne.4

     cfr. Enciclopedia Dantesca, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, ed. speciale per la Biblioteca Treccani, Arnoldo Mondadori Editore, 2005, vol.14, pp.309-310

1  Tito Livio Ab urbe condita XXII LIII 3
2  Tito Livio Ab urbe condita XXXII-XXXIV
Monarchia II IX 18
4  Pd XXVII 61