Bellissima fanciulla, figlia del re fenicio Agenore, avvicinata e rapita da Zeus sotto le sembianze di un toro bianco. Zeus la porta sull'isola di Creta e da lei avrà tre figli, fra cui Minosse, il capostipite della civiltà minoica.
È verosimile che Dante abbia attinto a questo mito dalle Metamorfosi di Ovidio (Met. II 832-875)1
Dante la cita per indicare la sua patria, la Fenicia, limite orientale dove spazia il suo sguardo dall'alto del cielo delle stelle fisse; il ''dolce carco'' citato da D. indica proprio Europa sul dorso del toro.2