Padre Attilio Mellone - ideatore e fondatore (1917-2005)

Padre Attilio Mellone - ideatore e fondatore (1917-2005)

Una vita per la teologia e per Dante

Un'aria di cordiale, sincera commozione, quella che si respirava nella Chiesa di S. Francesco a Cava de' Tirreni, martedi 15 novembre, al funerale del Padre Attilio Mellone, ottantottenne francescano di solida cultura teologica e dantesca, nonché cittadino onorario della città, per averle dato lustro con la sua "Lectura Dantis Metelliana". Umile, anche se non per istinto, ferrato nella sua identità al punto da sembrare più duro di quanto il cuore  non gli suggerisse di mostrarsi, riusciva a trovare un punto di contatto con tutti, valorizzando le persone che incontava e ciò che a loro più stava a cuore. Nato a Montesano sulla Marcellana il 19/7/1917 e ordinato sacerdote il 29/6/1941 padre Attilio Mellone fu, per anni, cittadino del mondo, in qualità di Membro della Commissione Scotista Internazionale, Ministro provinciale, Visitatore generale, Docente di Teologia Dommatica e Dantista, curatore di molte voci sulla Enciclopedia Dantesca dell'Istituto Traccani di Roma. Una vita intensa che lo vide a Napoli come a Milano, a Grottaferrata come a Potenza e che lo condusse nell'Africa settentrionale come nell'America del Sud dove, ricordava, arrivava trasvolando l'oceano su rumorosi aeroplani di primissima generazione. Beffardo e ironico, forte e tenero al tempo stesso, instancabile notatore e camminatore ben oltre gli anni di maturità, in lui era evidente la presenza della Grazia e riusciva ad essere attento sia alle cose "alte" che alle necessità degli ultimi. Assegnato alla fraternità di Cava deì Tirreni nel 1971 decise, quasi sessantenne, di scendere dalla torre del sapere per dedicarsi all'insegnamento della religione nel locale Liceo Classico, quando altri si ritiravano in pensione per evitare gli estenuanti scontri con i giovani della contestazione. Alla ricerca costante del volto di Dio, in lui la cultura dell'affermazione e del successo ha sempre ceduto il posto alla sequela incondizionata di Cristo. Avendo conosciuto e apprezzato a Bologna, dove era stato ricoverato per un intervento agli occhi, alcuni ragazzi di CL che facevano caritativa ed essendo rimasto colpito dalla loro preparazione e coerenza nella fede, rientrato a Cava, alla stregua di Don Giussani, incontrato alla Bocconi al termine di una conferenza su Dante, tentò di rieducare il senso religioso insito nella realtà di tutti, facendo riscoprire a molti giovani, la ragionevolezza della fede in rapporto alla vita ordinaria. Non era facile evangelizzare lasciandosi evangelizzare, soprattutto in una società sempre più imbevuta di relativismo e Padre Attilio, come è stato detto, fu spesso visto come l'uomo del no, legato all'affermazione dei valori in cui credeva e ad una forte identità francescana e cristiana. "Il cambiamento a tutti i costi non sempre è miglioramento" amava ripetere e bisognava addurre motivi convincenti e fortemente validi per indurlo a mutare parere su qualcosa. Pignolo nello scrivere, preparava accuratamente le omelie e gli interventi su Dante, nonostante la ridottissima vista degli ultimi anni. Aveva tuttavia una naturale gioia di vivere e una non comune capacità di farsi sentire amico, apprezzava il vino buono e le inteligenze vivaci, anche se suoi oppositori. Allegro nei conviti, sapeva essere mordace al punto gusto, evitando accuratamente di mettere in difficoltà chiunque. Era stato un bambino vispo e amava le persone briose e sveglie, ma dei bambini gli era rimasta soprattutto la spontaneità e la meraviglia che gli si poteva leggere in viso, ogni volta che affrontava una esperienza nuova (tratto da un articolo di Lucia Criscuolo).

Fernando Salsano - fondatore (1915-2010)

Fernando Salsano - fondatore (1915-2010)

Ha insegnato Italiano e Latino nei Licei e Lingua e Letteratura italiana nelle Università di Verona, Salerno, Cassino. Negli anni 1964-1966 è stato "consulente pedagogico" delle scuole italiane dell'Istra (ex "ZonaB"), sotto amministrazione jugoslava. Opere principali: La poesia di Teofilo Folengo. Napoli, 1953. G.B. Marino, Anversa Liberata, tre canti inediti; Dé capelli di S.Maria Maddalena , due odi inedite, a cura di F.S., Bologna, Comm. per i testi di lingua, 1956. La coda di Minosse e altri saggi danteschi. Milano, 1968. Tradizione e modernità nell'Ottocento. Bergamo, 1970. Lettura della Divina Commedia , Roma, 1970. Poeti e Prosatori italiani intorno alla prima guerra mondiale, Roma, 1972. Personaggi della Divina Commedia, Cassino, 1984. Lettere ai nipoti e altre poesie. Cava de' Tirreni, 1986. Lectura Dantis, Ravenna, 2003.Prima di perderci, liriche, Sigma Libri 2006. Negli ultimi anni ha collaborato a L'Osservatore Romano quale critico letterario.

Agnello Baldi - fondatore, presidente onorario (1936-2020)

Agnello Baldi - fondatore, presidente onorario (1936-2020)

Nato a Cava de' Tirreni il 22/5/1936. Laureato in lettere classiche presso l'Università di Napoli con una tesi in archeologia pompeiana. Allievo dell'archeologo Matteo Della Corte. Ordinario di Italiano e Latino nei Licei, poi Preside negli Istituti superiori. Dal 1987 Ispettore Tecnico del Ministero della Pubblica Istruzione (ora MIUR). Come tale ha operato in Calabria, nel Lazio e in Campania, fino al 2003, anno in cui ha lasciato il ruolo per i limiti di età. Nel 1987 è stato Presidente coordinatore del Concorso a cattedre di Educazione Fisica per la Secondaria superiore; nel 1992 è stato Commissario nel concorso a posti di presidente nelle scuole secondarie. Per molti anni ha lavorato come esercitatore nell'Università di Salerno e per conto di questa Università ha condotto ricerche presso la National Library di La Valletta (Malta). Come studioso ha al suo attivo circa duecento pubblicazioni. La sua attività di ricerca si svolge su due diversi versanti: su quello archeologico (vedi i volumi La Pompei giudaico-cristiana e L'anatema e la croce) con particolare riguardo al settore epigrafico (vedi il volume Iscrizioni pompeiane) e su quello della critica letteraria (vedi il volume Guittone d'Arezzo fra impegno e poesia e saggi vari su Masuccio Salernitano, Gaudiosi, Parisi, Foscolo, Leopardi, Manzoni, Poerio, Fogazzaro, Nievo, Verga, Sciascia). Per il settore specialistico della dantistica ha pubblicato: Il nuovo ludo, Analisi di Inferno XXII (1984), Un francescano all'inferno (Guido da Montefeltro) (1986), la tradizione in Dante (1991), Il canto IV del Paradiso (1992), Nel regno del maledetto lupo(1993). Nel 1973 fondò, con Fernando Salsano e padre Attilio Mellone, la Lectura Dantis Metelliana, di cui è presidente onorario dall'agosto 2016. Ha collaborato e collabora a riviste specialistiche quali Il Giornale Storico della Letteratura Italiana, Cultura e Scuola, Misure Critiche, Studi secenteschi, Lotomus, Rassegna Storica Salernitana. E' giornalista, collaboratore della terza pagina dell'Osservatore Romano.